Contratta sul crepuscolo questa mancanza di dio
è un muscolo scordato, un violino acustico, senza note vive.
Che ne sa il muro delle unghie? Che ne sai mietute spoglie?
Quando il silenzio ha la voce delle cose che hai perduto.
La condizione di figlio è la condizione dell' uomo
ma sarebbe un errore cercare madri dovunque.
Così la natura rivendica la sua supremazia sulla tecnica
mossa dallo spirito di necessità, crudele e innocente
come un bambino che tortura le formiche
o i raggi del sole o una luna battente
la follia sconsiderata di un gesto d'amore e l'estate se ne va.
Non sono degno ma ho il verso delle vene in fiamme
lungo la dorsale della spina che punge, fino a terra
nel grembo a condurre il seme dove vuole
dove sa che nasce dal verbo, il senso di ogni cosa
occlusa, salmodiata, data in pasto a quattro mosche velenose
di velluto azzurro.
La contrada, il ripristino di uno stato di grazia
la fontana prosciugata, la sete atavica per giunzione di labbra
a socchiudere e mani in preghiera.
La bugia cristiana di dominare la materia.
Il corpo di dolore, l'arte che ne scaturisce.
Se solo la liturgia conservasse bellezza allora potrebbe consolare.
Ma non c'è paradiso che tenga, non c'è inferno che si astenga
dal maledire.
Non può esserci vera indagine se tutto quello che devi sapere
per vivere basta che tu lo apprenda dal tuo dio.
E allora anche le stelle pugnalano al cuore se il cielo e i corpi
sono nudi.
Sessualità per riprodurmi, aggressività per proteggere la prole
oltre non servo più alla specie che sacrifica volentieri l' io
perchè regga la sua economia.
Così per bene da dire addio.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Adielle, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.