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Nel vedere una lucertolina
nata da poco che s'è nascosta adesso
sotto le porte a vetri della biblioteca
penso a quei dinosauri antichi, scomparsi tanto tempo fa
e che vissero sulla terra per un numero incredibile di anni
(forse non erano così brutti
come nelle nostre ricostruzioni)
e a come lei, così giovane e nuova
è così antica (e bella e nobile anche)
e mi stupisce la sua timidezza
e la sua gentilezza, e vorrei baciarla,
stare per ore a ammirarla, come si muove svelta
e come è immota, come prende il sole
bisognosa di calore.
Quante ce ne sono di queste lucertoline
per ogni dove!
Quante ce ne sono state
e quante ce ne saranno?
Pure lei è unica, una uguale
non c'è mai stata.
Pure se poco, qualche cosa ha portato
di suo e di nuovo nel mare della vita.
Ogni vivente, infatti, fa un piccolo passo,
anche se è una misura infinitesima
è sempre un passo
(su numeri molto piccoli e molto grandi
non lavora solo la fisica, oggidì,
ma anche la poesia).
Su questa lucertolina quanto si potrebbe scrivere!
Pagine e pagine, da non finire mai,
si potrebbe scrivere un romanzo
non solo una poesia.
*
E se gli atomi di idrogeno
non fossero tutti uguali
ma fossero tutti diversi, invece,
in qualche cosa piccola, in qualche piccolissima cosa
fosse ognuno diverso, come i fiocchi di neve,
come le impronte digitali, come tutte le cose,
ci hai mai pensato, eh?
[ Poesie tratte da Il fico sulla fortezza, Fazi Editore ]