Sembra che bruci una riscossa d'aria piena di polmoni
come un petto che rimbalzi e gonfi il corpo
prima di andare a fondo a rifare il letto del fiume
l'acqua a battezzare il collo che affoga
con dita bianche ali di gabbiano e pinne di luccio
a farsi largo nella gola
ha smesso di gridare non appena ha visto
la riva ingrigire in abiti da cerimonia
e sentire il flusso scolargli dentro senza avere a che fare con la sete
gli ha messo il freddo addosso
s'è ricordato di quando ha pianto la prima volta da adulto
di commozione al suo matrimonio
ha pensato posso farlo adesso che lei è morta
sposarmi con tutto partendo dalle labbra
e ha aperto la bocca per fare più veloce
quante volte la mente si contraddice
nel giro di un secondo
serra i denti urla maledice quel demonio
che lo tira per i piedi che gli sloga le caviglie e stanca le ginocchia
ancora una volta prova a pregare qualche dio
a chiedere perdono per non aver saputo farsi rimettere i debiti
ma forse non funziona tra credenti capricciosi
e lui non ha parole che non siano un addio
degli occhi al cielo
che nella distanza che s'è fatta zero
gli sembra una ghigliottina azzurra molto bella
alla luce di quest'ultimo mattino
tanto vale non fare resistenza e godersi il momento del decollo
ma non è così semplice
gesti su cui è difficile fare esercizio di volontà
lo mantengono a galla ancora per un po'
arrivasse il viavai dell' onda a staccargli le braccia
l'accoglierebbe come la canzone d'amore che non ha cantato mai
la musica finisce e non capisce se sta piangendo
ha perso cognizione della risposta
quante sono le cose che non sai e se vuoi andare vai pensa
ma non può decidere
e invece di sparire si fa più presente a se stesso
Noi osserviamo tutto dall'alto senza dire niente
calma piatta nell'Universo.
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