Pubblicato il 29/06/2014 11:01:36
La sera pervade in silenzio i sentieri nel fremito d' ali della civetta e confonde i passi e gli sguardi di oggi e di ieri.
Volge la sera ed imbruna i monti, accarezzando nella solitudine i pensieri.
La pioggia in tenue manto avvolge il Lema nella nebbia che nasconde la vetta, in una sinfonia di rimpianto.
Si accendono una ad una le luci nelle case sparse sulla collina e sembra la danza delle lucciole nel baluginare dei ricordi di una lontana festa bambina, quando un sorriso svelava un incanto.
Brilla una luce là sulla vetta, malinconica e un po' più vivida, illuminando solitario un casolare, dove forse un poeta alla bianca pagina il suo empito sta per affidare.
Chissà se nella tua casa fiorentina, ombreggiata di ulivi e querce, anche tu questa sera rammenterai l'autunno insieme nel palio dal fiammeggiante stendardo che chiamiamo amore...
Chissà se, mitigando la notte della lontananza, il cuore tuo sincrono al mio all'unisono tornerà a sognare...
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