Pubblicato il 03/02/2015 16:01:24
Dimmi cos'è rimasto di me dopo il sapore amaro del naufragio, delle mie mani nude e ferite tenacemente impegnate a ricomporre, dopo lo schianto del fasciame, la vinta chiglia.
Dimmi come mai, padre mio, oltre la nebbia degli anni ancora ti cerco con occhi stanchi nella mia sera con desolato amore di figlia e sussurro al vento quanto mi manchi.
Dimmi quando, oltre la vita ed i suoi crudeli inganni. ti incontrerò di nuovo, lungo i binari dell' eternità, e se tra i raggi dell' aurora nella lacrima di un abbraccio potrò dirti: “Eccoci ancora insieme, papà...”.
In memoria di mio padre.
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