Pubblicato il 15/04/2015 20:49:43
Piange l' ulivo sul lago abbandonato al vento affida l' aquilone dei ricordi di un tempo passato.
Sospira l' ulivo dall' animo bambino e ripensa con dolcezza al bacio di luce nel palio di colore dell' Appennino.
Sussurra l'ulivo tra spente fronde il suo malinconico canto. La nostalgia giunge al ritmo delle onde, acerbo ed amaro è il rimpianto.
Attende l' ulivo desolato su un lago senza sole e abbassa mesto la chioma. Nel puro cuore un luogo mai dimenticato dove fremono alla carezza della primavera fiordalisi, papaveri e viole.
Resiste l' ulivo sperduto in un luogo senza nome mentre volge la sera e rialza la chioma nel coraggio tenace argentea e festante nella nuova stagione in un palpito di ritrovata emozione.
Sogna l' ulivo la sua terra amata e perduta nella notte della nostalgia. Il vento torna compagno ed amico, le radici sentono l' abbraccio del paese natìo, la fragranza dell' uva spina asprigna si perde fra le ginestre in fiore sul sentiero antico.
Sorride l' ulivo tornato fiero partigiano nell' oro della luce meridiana. Mai si piegherà all' esilio in quella landa arcigna e nel pensiero trova respiro e pace mentre un sorriso vola via lontano. Mai capitolerà nella terra di nessuno alla sferza della tramontana.
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