Pubblicato il 02/07/2015 22:00:18
La mia estate nasce dall' abbraccio senza pari dell' Appennino, nel volo solitario della ghiandaia e il saluto di colline dai mille ulivi d' argento.
La mia estate canta nel vento la melodia dell' assiolo, tra il biancospino, nel silenzio assolato di biondi campi di grano.
La mia estate è un ricordo bambino che mi porta lontano, una nenia di paese nella quiete meridiana trascorsa al tombolo.
La mia estate è una festa di luce, il trionfo d'oro del sole, la carezza di una voce nella sinfonia d'amore a sera di tenere parole.
La mia estate conosce il fresco raccoglimento di antiche pievi, incastonate nel verde di valli silenti e lo sguardo puro di un poeta che mi sorride all'ombra delle querce.
La mia estate è iniziata ieri, nella rugiada di un giorno dai passi lievi di chi trova l' amore e non si perde, nel sogno fragrante di lillà e fiordalisi, dove i papaveri hanno stagioni di storie da narrare al vento, là sull' altopiano.
La mia estate sboccia quando mi prendi per mano e, incuranti del tempo che va, in un ricamo di sentieri, insieme andiamo lontano.
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