Pubblicato il 04/10/2015 11:16:00
Narrami ancora, poeta, di un tempo bambino quando la memoria ha carezze di seta e quel miraggio sembra vicino.
Dimmi delle corse fanciulle la domenica dai viottoli verso il sagrato dove nel mondo ragazzino della fantasia vi era tutto il desiderato.
Raccontami della tua Barberino, quando la neve si posava soffice fra i palpiti di un sogno lieve nell'incanto senza fine dell'Appennino.
Ed il Natale, allora era gran festa, con la famiglia riunita attorno alla tavola imbandita che al lume della nostalgia nel cuore ancora resta.
Ora che ricordiamo una stagione svanita quanta malinconia! E di quell'età lontana perduti la nitidezza e lo splendore non resta che un sogno mai dimenticato fra struggente ricordo e languore.
Possa esserci di conforto la poesia nella luce dell'amore.
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