Pubblicato il 25/06/2016 15:20:01
Vorrei trovare le parole oltre la desolazione mentre assorta resti, rosa senza domani, nella valle del dolore.
Vorrei ti giungesse la voce di un piano, la carezza di una sinfonia a lenire il tormento inesorabile della malattia e che riconoscessi il tocco della mia mano.
Vorrei ti lambissero un raggio di sole, un bocciolo di speranza e s'accendesse la fiaccola di un ricordo in quest'agonia spettrale di un baratro senza fine, nel biancore mesto di una stanza.
Vorrei che l'inverno del tuo sguardo, madre, incontrasse nel silenzio l'estate del mio e nel sorriso memore di un abbraccio vincere le nebbie d'oblio.
A mia madre.
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