Pubblicato il 18/10/2016 19:22:50
Un soffio di vento da settentrione e un ricamo di brina disegnano in bocciolo petali d'illusione alle soglie immemori del giorno.
Fermo il respiro nel riverbero dell'onda il lago zaffiro mi reca l'eco di una voce profonda e della solitudine, tremula testimone d'anima, sull'acqua traccio il malinconico contorno.
E mi ritrovo fra le ombre lungo un binario deserto di una stazione senza più nome nel cuore della notte, aspettando il treno del ricordo di chi dall'autunno della mia nostalgia soltanto in sogno e in poesia potrà far ritorno.
In memoria di mio padre, ferroviere.
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