La fretta spettrale della nave della morte nel Nosferatu di Murnau.
Pochi topi tutti in un una volta seminano la peste
espressionismo tedesco, mi dice un mio amico con un miao.
Mi fa riflettere.
Quando ho perso il controllo ho spaventato qualcuno?
Io me per primo.
O venisse da fuori quel lato oscuro?
E' la materia che mi infetta.
Ma non tutta.
Anche se il veleno è in ogni cosa.
A Venezia inventano il vetro e lo soffiano.
Anche adesso puoi guardarmi attraverso
ma lascia stare, per favore, i miei pensieri
se mi frantumi e vado in pezzi, finalmente mi conosco
di che cosa sono fatto. Come twitta una ex, prendendolo a Lapo
Come le donne che possono pensare più cose e farle simultaneamente
lo schizofrenico vampirizza se stesso.
Ma lo scrivo e non lo dico. Non ne ho il talento.
Non entro in classifica nemmeno per malattia.
Se ne sta in disparte il nullafacente,
con le vene aperte si lascia mantenere.
E la corrente mi porta dove vuole
Dalla terza alla prima persona singolare narrante.
Una stupefacenza ignorante, senza memoria e di natura corrotta.
Un grasso troglodita della vanga.
Una bestia, uno zappatore, senza offesa, un bifolco
ma non voglio guastare questa parvenza di buon umore.
Che è meglio godersela la vita non fa una piega
su qualsiasi superficie tu lo scriva
nonosatante torneremo un'altra volta
fino a quando non ci ricorderemo ognuna delle nostre precedenti vite
e la prima e l'ultima
poi parliamo con Dio che ci mostra ogni cosa
poi passiamo il tempo a inventarcene delle altre
poi studiamo il modo di realizzarle
poi le realizziamo
poi le studiamo sul campo
poi andiamo dove vogliamo, avanti e indietro nel tempo
e cambiamo il futuro ed esistiamo di nuovo
per no-stal-gia.
"La memoria si perde facilmente" e la seconda parte non me la ricordo
era tipo "e si usa a fatica".
Sempilificando il concetto per capirlo
perdo definizione e non sono sicuro di aver capito
quello che avrei dovuto capire, così spesso capisco
quello che voglio capire, senza fare lo sforzo di capire
quello che sarei in grado di capire.
Quando si dice "per me la vita è un libro aperto"
hai capito che è un libro, sapresti pure leggere
se conoscessi la lingua.
La compostezza della metafora è sconvolgente
La compostezza della metafora, è sconvolgente.
La compostezza della metafora. E' sconvolgente
La compostezza della metafora.
E' sconvolgente.
Ecco, adesso recita.
Con particolare attenzione al verso corrente.
Minacciandoti di ricorrere ai punti esclamativi.
Se non ti sei rotto le palle,
ché poi era una prova per vedere se saresti stato pronto a questo:
hai trecento euro da prestarmi?
Ho finito le dosi per andare in convento, le notti a puttane e champagne.
Idrolitina e coloranti, festeggiando la mezzanotte in anticipo
ogni ultimo dell' anno. Con la coda tra le chiappe e le vene di cristallo.
Cane, evocando gambe lisce più avanti
d' accarezzare fino all' inguine femminile.
Rafforzativo che desta qualche sospetto di sessualità.
Fossa iliaca, oh corrispettivo caudale dell' ascella!
La vita è bella, la dolce vita, la grande bellezza.
Uno spazio piccolo, incontaminato, dove essere felici, almeno per poco.
Scrivere, senza pensarci troppo.
Vi voglio portare in un posto, anche se nessuno ci vuole venire
e mi perdo per strada.
Se ci saremo persi, ognuno dei pochi, potrà dire che è stata colpa mia.
A casa degli amici a mostrare fieramente scarpe nuove di dubbia fattura
da trentanove euro e novantanove
"ma che belle scarpe di merda d' altura"
e giù a ridere sugli immondi paponi.
Oppure alla finestra di casa mia, si vedono il mare e la montagna
nella stessa aurora che si scalda in alba,
quella luce rossa del mattino
con le nuvole possenti e le cime rigogliose con la neve
a spartirsi i compiti e il destino.
Il latte caldo, la tazza ed il cucchiaio preferiti
il caffè per mia mamma
la convivenza che mi conserva bambino.
Inappetibile per la fascia delle adulte, delle giovani donne.
Le immature, le irrisolte e quelle che vogliano riversare su di me
il loro istinto materno, potrebbero sopportarmi
con alterne fortune e una condanna a restare quello che sono.
Solo mi evito ulteriori fastidi.
Come un saggio ma d' impotenze.
Oppure andiamo ad adottare il cane e il gatto
che mi faranno da guardie del corpo, tutori e segretari di partito
dopo che sarò morto l'ennesima volta
al capezzale di mia madre senza più vita.
Ma tutto si trasforma, si tutto si trasforma
e diventerà insegnante d' italiano su quel pianeta
che mio padre è andato ad esplorare prima
in cerca di analfabeti.
Quanti giri fa una botte e un colpo alla botte e uno al cerchio.
Come se la sapessi lunga ma non la sapessi raccontare
questa vita che mi scorre dai tendini alle parole.
Dio perdonami se sono così superbo da desiderare
discernimento degli spiriti.
Magari un milione di euro sarebbe più consono alla bisogna.
A caccia di crediti senza fare prigionieri
lasciare a terra i feriti.
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