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di Adielle
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Pubblicato il 22/06/2017 03:53:23

Sinedrio, gruppo anonimo d' ascolto, miei angeli in colonna

mi siate testimoni, io non sono

non sono la donna che mi consola

posso immaginare certo ma non fa una gran differenza

sarò pronto alla contesa un' altra primavera, in mia assenza

allora forse approderò a qualcosa

fosse anche la certezza di non essere niente

non sarò diverso da adesso

per questo aspetto.  Tempi migliori. Coraggio da vendere.

L' attrazione ha un' età dell' oro.

Trascorre il fiume nel suo letto anche quando tu dormi nel tuo.

Mia amata fontanella.

E' l' acqua, a maggior ragione nei corpi.

E la settima nota e quella volta celeste da cui scendesti le stelle.

Per passarmi attraverso.

Cambio i ricordi per garantirgli un futuro.

Non sono sicuro di essere vivo.

Ma se mi sentissi parlare con la voce di un altro

tenteresti di credermi.

Sono così infelice di pensare cose secondarie

e il teatro mi vergogno di calcarlo

eppure siamo comunque tutti impegnati a recitare. Nostro malgrado.

Ma in quei momenti in cui si è veri lo spettacolo è più straordinario.

Come essere spettatore non pagante

vorrebbe essere la mia specializzazione.

Ma si paga comunque, almeno in termini di tempo.

Che scorre nel suo letto proprio mentre tu dormi nel tuo.

Mia amata fior d' abisso.

Chetata tra le foglie del bosco.

Per rapire i miei sogni proibiti.

Ah, volesse il cielo che fossi fortunato questa volta

che vi chiedo perdono

per non essere all' altezza delle vostre aspettative

miei angeli custodi.

Come faccio a credere ad un dio che mi ha fatto così?

E tu, dove trovi quella forza che ti muove?

Siamo atomi di solitudini in volo

verso quale direzione?

Che il viaggio io lo faccia da solo è un bene o un male?

La possibilità di essere felice

in quale dei casi diventa più probabile?

Per fortuna andavo male in matematica e non mi diverte calcolare.

Così il fantastico caso diventa a trazione integrale permanente.

E poi a chi voglio darla a bere, sono solo parole

che seguono docili la corrente.

Io non posso pretendere.

Però se dovessi sognare un bel futuro

sarebbe con qualcuna che mi ama per quello che siamo.

Mi ami? Ma quanto mi ami?

Certe volte tantissimo.

Mia cosmo proletario, universo che ho creato.

Ecco, faccio il gallo e non me lo posso permettere.

Mi riporto all' ordine, esterrefatto delle cose.

Canto una canzone di cui non conosco le parole

come fosse la parte saliente di un concerto

a cui mi hanno invitato a prendere parte

perchè informato sui fatti.

Ma io non so niente, nemmeno le parole

della canzone che ho scritto per distrarti.

Emanciparsi dal senso del possesso sarebbe salutare

e appartenersi lo stesso

e amarsi per sempre contro ogni statistica

ma c' è chi ama cambiare punto di vista

e procurarsi numerose esperienze per maturare il giudizio.

Come dare torto a chi si gode la vita?

Ognuno ha i suoi gusti, i suoi metodi.

La sua dose giornaliera per tirare avanti.

Accontentarsi del minimo indispensabile è prerogativa dei vinti?

Una volta ho perso la strada di casa

e mi sono ritrovato all' ospedale psichiatrico.

Mi hanno come resettato.

Ma non ero tutto sbagliato

anche se il caso necessitava di un bisturi.

Guido verso il mare, i finestrini tutti abbassati

la musica alla radio ha il colore del grano che scorre di lato.

La strada bagnata si sta asciugando con quell' odore 

che sale dall' asfalto che ti mette voglia di respirare più forte.

Vai piano! Anche per questa volta il mare non cambierà di posto.

E prendere il sole e farsi il bagno e non vergognarsi del proprio corpo

questo sarebbe salutare.

E la pasticca del mattino e dormire la notte.

Fare sogni bellissimi, pieni di gioia.

Un pensare limpido come in stato di grazia.

Un viaggio bellissimo pieno di gloria.

Una dolce vita, un futuro coi fiocchi, conservare meraviglie per la fine

e dunque lasciarsi andare.

Questo sarebbe salutare.

 

 


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