Pubblicato il 09/11/2009 01:48:11
Sempre più va disperdendosi il lontano brusio, ora frammisto con l’acqua e col vicino squittio di qualche sperso gabbiano…
È tutto calmo e pronto da questa lieve altura, oggi ribattuta dal vento il vento che qui s’accasa e muove le onde contro se stesse
Qui ritorno cercando ogni volta qualcosa che mi appartiene e che puntualmente abbandono accecato di luce e d’infinito
Qui si danno appuntamento in un unico istante ere e lampi, sudario che tarda a spogliarsi di sé, mentre il moto acquoso non trova requie e sembra invitare il vento a non fermare la sua opera
Qui ritorno ogni fine inverno qui, dove ogni fiore sfida l’ultimo gelo rimescolato in quest’acqua o appeso alle ali di qualche gabbiano che ha fatto dell’aria la sua dimora
È il primo meriggio di primavera lo Stony Brook Harbor invita a camminare sull’acqua, a toccare con un dito il cielo di quest’isola che tanta parte di me accudisce memoria
Qui rinasco qui mi assopisco qui mi avvito nel gioco dell’ora
(Stony Brook, 21 marzo 2009)
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