Pubblicato il 17/11/2018 14:55:47
Un'altra notte mi sfiora appena e scivola lenta via come pioggia d'autunno.
Soltanto tu, mio muto interlocutore dal regno d'ombra, nel silenzio ascolti il grido del mio cuore e dall'abisso la mia pena...
Sul binario nella tenebra arriva un treno. Vorrei ancora risvegliarmi in un mattino di luce nella carezza della tua voce con l'antica gioia bambina e non con l'odierno veleno.
L'ora dal campanile intanto rintocca scandendo malinconica la mia storia. Le lancette corrono a ritroso lungo i sentieri della solitudine. Il rimpianto dall'argentea faretra un ricordo scocca.... ed è memoria.
A mio padre
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