Saranno anni che il vento
controlla le tentazioni delle vele.
Ne viene a capo dando loro una pancia.
Un apprendistato da porto.
I marinai sanno che il sartiame è una guêpière
della bella randa - e l’avvolgono.
Tu osservi che un triangolo di stoffa ben portato
ha un effetto di spinta naturale
fino alla calma che isola - è nell’amo
che il naufrago vede sostegno.
Si dirà: è questo l’attimo bitorzoluto.
È il momento questo delle propaggini
nude e delle scaramucce sotto coperta.
Ho uno sterno fatto a chiglia, due scalmi
sotto le ascelle, una poppa da atleta, muscoli
legnosi: sono un battello in secca - o, almeno,
verrò a capo con la pancia, ma sono il vento
il cui soffio è la mente del golfo
come si dice - e guarda cadere
le braccia che portano pioggia:
niente liquida il cielo più del mare che generò.
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