Pubblicato il 23/12/2010 10:18:33
Incede il dicembre nella candida giava.
Fra passi di neve il controcanto di baci fatati. Ci destiamo nel sogno lieve, cuori nel giardino d’inverno per incanto sbocciati nell’inclemente stagione greve.
Gelo, inganno e disillusione intorno a noi, una landa di ghiaccio desolata.
Reduci di passato disincanto e tradimento, tenaci nella tormenta avanziamo, nella rigenerata emozione, per la scintillante distesa imbiancata mano nella mano.
Insieme, nel candido esilio d’un idilliaco sogno lieve conquistiamo il Palazzo d’Inverno, sfidando bufera e vento coronati da splendenti diademi di neve, sovrani di sublime Amor eterno.
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