Pubblicato il 14/03/2011 09:57:26
Raffinata kermesse nel pomeriggio di primavera, auditorium gremito s’accede su invito, il divertimento è garantito.
Artisti, personalità, signore ingioiellate come alberi di Natale tintinnanti ed addobbate. La créme della società si mostra in sfavillante nobiltà.
Luci ad affetto, s’apre il sipario con voce gracchiante alla luci della ribalta ecco l’inetto.
Vestito elegante blu gessato, 10 euro appena al mercatino dell’usato.
Il ghigno idiota in viso stampato, serioso e superbo, portamento rigido e ingessato.
Pensa del suo nulla tutto lusingato “Ecco il pubblico ad acclamarmi son tutti qui per me degli artisti io sono il re!”.
E tutto zelante, calato nella parte, inizia a recitare per il nervosismo saltella la misera, istrionesca stella nella sua grottesca arte.
Smorfie ridicole sotto il pesante mascherone, un divertimento da ricordare oltre ogni previsione.
“Essere o non essere, questo è il problema! Se sia più nobile….. Perire, dormire…..”
Ma i versi shekespeariani troppo e complessi per la sua testa di legno gli sfuggon via, inciampa nella giubba e cade, fra l’ilare allegria.
E il buffone s’indigna in tutto il suo comico sdegno.
E sul più bello della farsa il dramma sopravviene il black out della memoria, tace il pagliaccio pieno d’imbarazzo. “Allora, ti decidi? O si fa meditazione? Impara la parte, macchietta da strapazzo!” sibila una signora indispettita dalla prima fila.
Schiamazzi, fischi, risate dalla folla. Con vocetta stridula il buffone barcolla “O vili canaglie! A me che son un fior d’artista! Sapete i miei riconoscimenti, lunghi più della spesa al centro commerciale una lista! Del mio talento artistico vi faccio immenso onore!”
E la vocetta diventa ancor più bianca, in falsetto, uno spasso perfetto!
Tuona un signore maestoso dalla voce profonda, il misero buffone spazzato via dall’immensa onda dell’ironia. La platea in lacrime per le risa.
“Ma vai al circo, inetto! Quale onore e onore, la tua esilarante buffonaggine t’attribuirà il Coglion d’onore!”.
Povero accattone, fra pomodori e uova il gessato di quarta mano tutto sporcato, torna mesto e indignato a mettersi in vendita al prezzo più stracciato al mercatino del terzo mondo dell’usato.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Marina Pacifici, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|