Pubblicato il 12/04/2011 16:03:49
La tramontana nel fremito azzurro del lago scompagina i fogli malinconici della mia inquietudine nel libro dei ricordi.
Ed il pensiero mio vola da Te nel carezzevole sussurro delle onde nel crepuscolo soffuso di rimpianto vago.
Lacerata la pergamena, d’evanescenti istanti dissolti nel cuore solo resta l’ombra dell’ascosa pena.
Soltanto un anno è passato, ma nell’anima mia in cenere sembra un incendio dilagato per lustri….
La tetra condanna a vivere senza Te nell’illusione nostalgica d’averti ancora accanto, il cuor mio langue e s’inganna.
Mia rosa dei venti perduta nella notte di burrasca oscura fra inesorabili marosi di rimpianti e tormenti.
Accecato nell’urlo della tempesta ogni mio orientamento nel fortunale, alla deriva mi trovo a navigare….
Impossibile l’approdo, unico compagno il de profundis del mare.
Nel concento d’onde e maestrale mille anni durerà il mio smarrimento, la mia solitudine abissale, il mio vano cercare la tua voce nel canto inquieto del vento.
Alla memoria di mio padre Emilio (5 novembre 1948- 6 maggio 2010)
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