Pubblicato il 25/04/2011 17:02:48
Un occhieggiare sorridente e fiero nella mattutina ora sventola nel vento la bandiera rossa ancora.
Il Ricordo nella chiara chioma del salice tra le fronde del rimpianto torna dolce a stormire e nell’anima mesta riluce.
Col cuore fremente di nostalgia nell’eco amorevole delle tue parole rondine senza nido volo via.
Seguo febbrile le tue orme sul sentiero della Memoria nel soave fiorire dell’ultimo aprile.
Stamane vivace di voci e di colore il corteo nel giorno della Liberazione per le vie si snodava.
Macchia di vita e di Libertà nel Tempo fugace e reo e al dolente ieri la mente richiamava.
M’inerpico insieme ai compagni sull’erto sentiero d’un passato glorioso e fiero. Al mio fianco silente il Poeta che la sferza della solitudine rende bacio di seta.
Eccoci al Sacrario dei Caduti della Gera.
Nel tuo Ricordo tenero m’avvolgerà l’abbraccio fragrante di Rimpianto della sera.
Gli scorsi anni portavi Tu lo stendardo dei Partigiani, sorge il giorno dal radioso dardo.
Fremono Nello zefiro i verdeggianti ontani.
Noi due non saremo mai lontani.
Nella scarlatto sventolio unite le nostre mani.
Risuona dolce Rossa Primavera ed il vento mi sussurrerà di Te Nella solitaria e desolata mia sera.
Riecheggia emozionante il Silenzio e la Rimembranza vince il sapore d’assenzio d’ ogni oscura distanza.
Poi struggente il baluginio del sole sul mio malinconico viso.
Ecco nel canto di primavera di nuovo la carezza del Tuo sorriso.
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