Pubblicato il 29/06/2011 17:44:43
Il tuo silenzio ha petali bianchi nella sera.
Nell’infiorata solitaria ho incrociato il tuo andare per le desolate contrade dell’anima mia.
Il fremito di viburni azzurri annuncia il tuo sguardo d’amaro disincanto che nutre i versi dell’elegia.
Stride la rondine voce di tenebra, volo disperato nell’assolo d’inquietudine.
Palpita la nostalgia nell’incanto di agresti, melodiosi sussurri.
La sera sboccia nel tuo nome, il vento effonde la fragranza di perdute rose e segreta emozione.
Cammini al mio fianco, sul sentiero d’ombre della silente faggeta non sei dal mio cuore lontano.
Sotto l’ontano dalle rinverdite fronde mi prendi teneramente per mano e della notte senza fine, nell’inganno dell’esistere sfogli petalo dopo petalo il fiore.
Tu che nel divenire affronti a viso aperto la sorte ed il dolore, Tu che audace sfidi la morte.
Canti con me nel contrappunto d’aspre ore, nel frangersi estenuato d’onde sulla scogliera di cenere delle nostre solitarie sere.
Tu che nel grido frenetico di vita sei fiammeggiante ardore e nella brama del vivere sei stella nascente d’ appassionato fulgore.
Il tuo silenzio ha carezza di seta e di broccato, mentre il mio cuore palpita dei tuoi passi sul bianco selciato.
Il tuo silenzio fiero e tenace dispiega ali iridescenti di chimera.
M’infiamma di passione il cuore il tuo sguardo d’ardente brace di chiara giada, illumina di tenerezza la calcinosa disillusione della mia strada.
Lo sguardo tuo fragrante di mare m’inebria alla deriva dove m’è soave naufragare.
Mia malinconica rosa del deserto nella tempesta della solitudine un pugno di sabbia negli occhi il sole accecante dai feroci dardi.
Mio fiore segreto dai petali scarlatti nei recessi del pensiero nell’incendio di rabbia e ribellione dell’anima negli abissi sconfinati della tristezza dai tenebrosi anfratti t’ho scoperto.
Tu che nella valle d’ombra della mia anima sei il libero canto del mare aperto, regale giglio armonia senza fine e sublime concerto.
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