:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Articoli
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 1442 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Fri Apr 12 09:48:02 UTC+0200 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

Dalida: funambula tra la vita, l’amore e la morte.

Argomento: Cinema

di Giorgio Mancinelli
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutti gli articoli dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 13/01/2017 17:47:03

Dalida: funambula tra la vita, l’amore e la morte
di Fabien Lemercier - per Cineuropa News

10/01/2017 - Lisa Azuelos firma un biopic efficace sul destino appassionato, sfavillante e tragico della cantante. Un film distribuito e venduto da Pathé.

Da qualche anno, il cinema francese si misura regolarmente, e con successo al botteghino, con biopic di figure iconiche della canzone nazionale. Dopo 'La vie en rose'(2007), 'Je t’aime, moi non plus'(2010) e 'Cloclo'(2012), è la volta di 'Dalida', in sala da domani con Pathé e che sarà proiettato in apertura dei 19mi Rendez-vous del cinema francese, il mercato organizzato a Parigi da UniFrance.

Alle redini del film, Lisa Azuelos (LOL) ha offerto il ruolo principale a una sconosciuta, l’italiana Sveva Alviti (nella foto), una scelta rischiosa che si rivela efficace: la giovane neofita incarna Dalida con carisma e una forza emotiva impressionante nell’interpretazione delle canzoni. E sebbene il volto dell’attrice patisca poco i segni del tempo lungo un racconto che va dal 1956 (il concorso a Parigi che rivela Dalida, allora 23enne) al 1987 (anno del suo suicidio), questo dettaglio è relativamente accessorio poiché il film, pur rispettando la veracità del suo materiale (il fratello della cantante, Orlando, ha collaborato alla sceneggiatura scritta dalla regista, e il montaggio utilizza abilmente gli archivi TV, radio e stampa) si presenta senza complessi come un 'prodotto' popolare ben calibrato che si concentra sull’impossibilità per Iolanda Gigliotti (nata da una famiglia italiana stabilitasi in Egitto) di realizzarsi come donna, mentre brilla invece come artista con il nome di Dalida.

Il film si apre sulle note di 'Un po’ d'amore' (rivisitazione di Night in White Satin) all’aeroporto di Orly, il 26 febbraio 1967, mentre Dalida mente a suo fratello Orlando (Riccardo Scamarcio) e a sua cugina Rosy (Valentina Carli), facendogli credere di partire per rimettersi in sesto, e recandosi invece in segreto nella camera 76 dell'hotel Prince de Galles a Parigi dove tenta di mettere fine ai suoi giorni, un mese dopo il suicidio del suo amante Luigi Tenco (Alessandro Borghi). Segue il soggiorno in una casa di riposo che permette di introdurre diversi personaggi importanti nella vita della cantante e di lanciare dei flashback, dall’infanzia in Egitto (le sofferenze di una nerd derisa dai suoi compagni che vede poi suo padre, un violinista, incarcerato perché italiano nel contesto della Seconda guerra mondiale) al concorso "Les Numéros 1 de demain" nel 1956 all'Olympia sotto gli occhi di Lucien Morisse (Jean-Paul Rouve), direttore dei programmi di radio Europe 1 che si innamorerà di Dalida, sarà il suo pigmalione e la proietterà verso la celebrità, con l’aiuto di Eddie Barclay (Vincent Perez) e di Bruno Coquatrix (Patrick Timsit).

Ma gloria artistica e felicità privata non andranno mai di pari passo per Dalida e i suoi tanti colpi di fulmine sentimentali termineranno spesso in tragedia, con tre uomini della sua vita morti suicidi (Tenco, Morisse e Richard Chanfray, interpretato da Nicolas Duvauchelle) e la possibilità di diventare madre negatale dapprima dal suo sposo-manager ('le star non rimangono incinta, rovina il mito'), poi a causa di un aborto (conseguenza di una relazione 'cougar') che la rende definitivamente sterile.
Questa traiettoria tanto sfavillante quanto 'maledetta', Lisa Azuelos la traccia molto velocemente facendo risuonare le canzoni interpretate nel film con gli episodi più dolorosi della vita della cantante, dando vita a un lungometraggio che alcuni giudicheranno riuscito mentre altri lo troveranno sicuramente troppo melodrammatico.

Prodotto da Julien Madon (Producer on the Move 2016 dell'European Film Promotion e dalla regista per Bethsabée Mucho, Dalida è venduto nel mondo da Pathé.

(Tradotto dal francese)

anno: 2017
data di uscita: FR 11/01/2017, BE 11/01/2017
genere: fiction
regia: Lisa Azuelos
sceneggiatura: Lisa Azuelos

cast: Sveva Alviti, Riccardo Scamarcio, Jean-Paul Rouve, Patrick Timsit, Vincent Perez, Nicolas Duvauchelle, Niels Schneider, Brenno Placido

fotografia: Antoine Sanier
montaggio: Baptiste Druot
scenografia: Emile Ghigo
costumi: Emmanuelle Youchnovski
musica: Jean-Claude Petit
produttore: Lisa Azuelos, Julien Madon, Jérôme Seydoux
coproduttore: Vivien Aslanian, Nadia Khamlichi, Romain Le Grand, Adrian Politowski, Gilles Waterkeyn, Bastien Sirodot

produzione: Pathé Films, TF1 Films Production
distributori: Pathé Distribution, Athena Films, 01 Distribution

In collaborazione con CINEUROPA.



« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Giorgio Mancinelli, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Giorgio Mancinelli, nella sezione Articolo, ha pubblicato anche:

:: [ Cinema ] Lab Femmes de Cinéma - nuovo rapporto sulle donne registe (Pubblicato il 15/04/2024 10:28:03 - visite: 41) »

:: [ Cinema ] Fabbricante di lacrime un film di Alessandro Genovesi (Pubblicato il 13/04/2024 16:42:31 - visite: 54) »

:: [ Cinema ] Cineuropa torna su Instagram - Tutto Cannes (Pubblicato il 07/04/2024 04:44:57 - visite: 84) »

:: [ Cinema ] Cinema - con Cineuropa News (Pubblicato il 22/03/2024 05:59:43 - visite: 96) »

:: [ Libri ] Marzia Latino – La mia vita in ’ferrari’ , RiseandPress 2024 (Pubblicato il 07/03/2024 08:50:22 - visite: 171) »

:: [ Cinema ] Cineuropa - Berlinale Festival (Pubblicato il 28/02/2024 17:33:29 - visite: 72) »

:: [ Esoterismo ] Lezioni di Tenebra - Il laro oscuro (Pubblicato il 28/02/2024 17:15:51 - visite: 142) »

:: [ Cinema ] Cineuropa News - Festival Premi (Pubblicato il 18/02/2024 17:04:32 - visite: 95) »

:: [ Sociologia ] L’Altro come scelta - Parte prima. (Pubblicato il 04/01/2024 17:17:38 - visite: 174) »

:: [ Letteratura ] ‘L’Arte e la Morte’, libro di Antonin Artaud, L’Orma Editore (Pubblicato il 31/12/2023 18:56:19 - visite: 132) »