Bla, bla, bla … Conte-ntiamoci ! ? ! ? !?!?!?!?
E due. Bugia + bugia (al governo del paese) non fa 2 bugie, bensì confeziona una ‘farsa’ senza ritegno che ci saremmo risparmiati volentieri. D’altro canto un perdente + perdente (all’opposizione) non fa 2 perdenti, consegue piuttosto una volgare demagogia politica.
Con ciò la democrazia s’avvia alla sua apostasia finale, al tradimento definitivo della supremazia popolare in fatto di governo, assicurando con ciò, e senza possibilità di smentita, lo ‘sfascio’ ideologico-politico di una realtà democratica sovrana che chiede un confronto reale; sia sul piano economico, che guardi alle misure di crescita e di sviluppo, che alle politiche sul lavoro e al debito pubblico; sia rivolto al welfare e alla cultura, così come alla ricerca e alla salute, tematiche queste che destano molta preoccupazione negli italiani, prima ancora che in Europa e nel resto del Mondo.
La ‘nuova intesa’, (che nuova non è perché se ne favoleggia da tempo), non è apprezzabile né convincente sotto nessun punto di vista, per mancanza di quella ‘dignità’ necessaria al ricambio reciproco da entrambe le parti: di chi sta-va al governo e di chi si affaccia ex-novo a governare. C’è da chiedersi dove sta andando questo paese? Dove ci porterà questa nuova gestione tanto approssimativa?
Quale forza di contrattazione politica potrà avere l’Italia in Europa? Allorché assistiamo alla sottomissione della sovranità nazionale alle politiche discriminanti di ‘comici’ sovranazionali e/o dei ‘poteri forti’ che occultamente governano il paese.
Perché, per quanto si metta la testa sotto la sabbia, di questo si tratta, anche quando si invoca il ‘diritto al voto’ dei cittadini, mentre, in realtà, si vota in parlamento ‘a scrutinio segreto’ per ogni singola proposta (bugiarda e ingannevole), sui ‘giochi’ decisi e consumati nelle stanze segrete del Parlamento, e nel mancato rispetto della Costituzione.
“Il carretto passava e quell’uomo gridava gelati!”
È durante questo ‘vuoto governatorato’ che qualcuno si dice molto preoccupato delle ‘nuove politiche’, mentre altri decidono ‘a tavolino’ quali sono le priorità necessarie a risolvere la crisi istituzionale in corso, senza misurarsi e/o confrontarsi con le piazze reali e con il voto popolare. Ma chi andrà per primo a comprare il gelato, chi ci metterà la faccia, e chi si drogherà della maggioranza dei voti? E' ancora tutto da verificare.
Perdere la faccia o mantenere la poltrona (?) è diventato ormai il gioco di società più in voga, in cui i politici (da una parte e dall’altra) credono di farla franca, senza aver chiesto prima il prezzo del ‘cono’ che pretendono ‘ad ogni costo’ di far loro. Benché sappiano che alla chiamata alle urne gli italiani talvolta hanno uno scatto isterico di sana ribellione.
E non presentandosi alle urne (o meglio ancora votando scheda bianca), il 'popolino' come lo chiamano loro, potrebbe capovolgere la situazione e così facendo, infilargli il ‘cono’ nel c..o, stravolgendo tutte le loro aspettative. E ben gli starebbe, perché il problema in realtà è un altro, come da sempre accade, sono proprio loro, i signori politici (si fa per dire) che poi finiscono per prenderci gusto.
L’interrogativo vero è se riusciranno a sacrificare le proprie ‘ambizioni velleitarie’ di ‘potere assoluto’, che mettono gli uni contro gli altri, smarcando definitivamente il Nord dal Sud, dopo le promesse (e che promesse!) fatte: sia di carattere assistenziale, sia di attuazione di servizi e di risorse che (secondo loro) dovrebbero assicurare non più la semplice sopravvivenza, ma la restituzione al Sud della ‘dignità della vita’.
La chiamata alla piazza da parte delle future opposizioni può avere un senso se indirizzata a contrastare alcune ‘irregolatezze parlamentari’ che, a loro volta, i politici di tutte le fazioni hanno attuate pro-loro, ogni qual volta che hanno occupato gli scranni del Parlamento, senza tener conto che su quelle poltrone, li ha messi quel ‘popolino’, come lo chiamano loro, che ‘svegliandosi’ potrebbe tornare ad alzare la mannaia in Piazza del Popolo (la bella piazza della capitale) e far cadere le tanto prezzolate teste di c... che, dopo essersene dette di tutti i colori, adesso si scambiano i favori.
Conte-ntiamoci … ma anche no. Grazie.
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