:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Articoli
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 378 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Thu Apr 18 02:29:22 UTC+0200 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

Napoli. Cinema Modernissimo. Film Hammamet.

Argomento: Letteratura

di Bianca Fasano
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutti gli articoli dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 24/01/2020 17:23:04

Napoli. Cinema Modernissimo. Film Hammamet. Bettino Craxi come Napoleone nell’isola d’Elba o a Sant’Elena? Ci sarebbero sostanzialmente due modi per “vedere e comprendere” il film “Hammamet”, “fresco di stampa”, essendo del 2020 diretto da Gianni Amelio. La pellicola offre una interpretazione degli ultimi sei mesi di vita di Bettino Craxi, e della sua morte, avvenuta il 19 gennaio 2000, durante la sua vita da esule ad Hammamet, in Tunisia. Dicevo due modi. Si potrebbe essere tentati a guardare e “patire” (è una storia molto triste), la pellicola, come se non si fosse vissuto il periodo storico in cui gli avvenimenti si sono svolti. Questo permetterebbe di osservare le sofferenze di un uomo che, nello svolgersi dei fatti, si riconosce, da prima, come un personaggio osannato e forte e quindi come un uomo sconfitto, rifugiato, non esiliato, in Tunisia, per sfuggire all’arresto in Italia. Però non è una opzione intelligente. Conoscendo i fatti da cittadino che li ha “vissuti”, verrebbe invece spontaneo il raffronto con Napoleone Bonaparte, giunto al culmine della sua potenza di condottiero, dopo la campagna di Russia, quanto abdicò da imperatore, ritirandosi all'isola d'Elba, ultimo residuo di sovranità concessagli. Quindi, più all’Isola d’Elba che a Sant’Elena, dovremmo confrontare la Tunisia, perche il nostro “condottiero politico” (che non si era reso responsabile, come Napoleone, dei trecentomila morti della campagna di Russia), non ha mai lasciato “la sua isola” per tornare in Italia e difendersi combattendo. Troppo malato? Forse sì. Forse anche “offeso” per il trattamento ricevuto nel 1993, quando fu fatto segno di un lancio di monetine da parte di alcuni contestatori fuori dall’hotel Raphael, a Roma. Probabilmente il parlamentare comprese che ogni nazione ha il suo modo di “eliminare” chi ritiene aver dimostrato una sovranità negativa: la Francia, con la ghigliottina, l’America, con le morti misteriose degli uomini politici emergenti e l’Italia, dopo le piazze gremite, con il calpestare il volto di chi avevano osannato. Infine: rientrando in Italia non si aspettava neanche “i cento giorni di Napoleone”. Cosa lascia Bettino Craxi dietro di sé? La sua convinzione di innocenza, perché lo statista ha sempre respinto l’accusa di corruzione, fino alla morte, anche se accettava di essere a conoscenza del fatto che il partito – come tanti altri, a suo dire – avrebbe accettato fondi illeciti. Il bravissimo’attore che lo ha interpretato, Pierfrancesco Favino, si è tanto immedesimato nella parte, da far dimenticare all’osservatore, che non si trattava del vero Craxi. Il Regista, Gianni Amelio , si è preso una grande responsabilità, ossia quella di offrire al pubblico una “sua” immagine del politico italiano, “riempiendo i vuoti” anche con un personaggio, quello del giovane figlio di un compagno di partito di Craxi (Fausto, interpretato da Luca Filippi), che giunge ad Hamamet per portargli una lettera. Personaggio, sembrerebbe, “di fantasia”, che ci conduce comunque a pensare al Segretario amministrativo nazionale del PSI, nonché tesoriere del PSI durante la segreteria di Craxi, Vincenzo Balzamo, il quale appare nelle primissime fasi del film con l’attore Giuseppe Cedema. Coinvolto in Tangentopoli, ricevette un avviso di garanzia e morì d’infarto prima del processo, il 2 novembre 1992. Niente a che vedere, quindi, con la storia che si evince nel film. Mani pulite lascia dietro sé anche molte ombre e molte morti. Altro personaggio presente nel film, l’uomo in bianco, (tanti abiti bianchi nelle immagini, quasi un segno di purezza), interpretato da Renato Carpentieri, riconoscibile nell’unico personaggio politico di rilievo che salì su di un aereo di linea e senza scorta, andò a trovare Bettino Craxi alcuni giorni prima del suo ultimo Natale, ossia il presidente emerito Francesco Cossiga. Continuando il parallelo con Napoleone, ricordiamo che, mentre la moglie Maria Luisa d'Asburgo-Lorena, l’abbandonò, la moglie di Bettino Craxi, Anna Maria Moncini, (interpretata dall’attrice Silvia Cohen), pur vivendo situazioni non del tutto piacevoli, gli è restata accanto, assieme alla figlia Stefania, interpretata dalla brava attrice Livia Rossi. Solo tre donne sono state presenti all'Isola d'Elba durante l'esilio di Napoleone, ossia la madre Letizia, la sorella Paolina e l'amante, la Contessa Maria Walewska, che gli dette anche un figlio, sopravvissuto al figlio legittimo. Il figlio di Bettino Craxi, Vittorio Michele Craxi, appare nel film con il ruolo che effettivamente si era attribuito: difensore dell’onorabilità paterna. Lo interpreta l’attore Alberto Paradossi. Anche Craxi ha avuto la sua “Contessa”, ossia Patrizia Caselli, autrice e conduttrice tv, che lo seguì in esilio e nel film è rappresentata da Claudia Gerini, laddove, però, appare come una figura di secondo piano in quegli ultimi mesi, cosa che non sembra sia stato nella realtà. Bettino Craxi è morto d’infarto all’età di 66 anni, pur avendo superato, il 30 novembre 1999 una operazione durante la quale gli fu asportato il rene destro (colpito da un vasto tumore maligno), dopo una lunga e complicata preparazione all’anestesia per via del cuore in cattive condizioni. L’Italia non gli venne realmente incontro, cosa che nel film viene in qualche modo “ombreggiata” lasciando intendere che sia stato lo stesso politico a rifiutarsi di rientrarvi per l’operazione. Per lui si aprì la “chambre numero 1 dell’Hopital Militare”, che la Tunisia mise a disposizione di Craxi. Per quel paese, non per l’Italia, lui restò sempre “Monsieur le président.” Bianca Fasano. 1)Pierfrancesco Favino: il presidente, alias Bettino Craxi; Livia Rossi: la figlia Anita; Alberto Paradossi: il figlio; Luca Filippi: Fausto; Silvia Cohen: la moglie; Renato Carpentieri: il politico; Claudia Gerini: l'amante; Federico Bergamaschi: il nipote Francesco; Roberto De Francesco: il medico della clinica psichiatrica; Adolfo Margiotta: l'attore; Massimo Olcese: l'attore vestito da donna; Omero Antonutti: il padre; Giuseppe Cederna: l'amico Vincenzo. 2)Girato anche nella vera villa dei Craxi in Tunisia. 3)In serata il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi aveva inviato all'ex segretario socialista gli auguri di guarigione ai microfoni del Tg2. La moglie di Bettino Craxi, Anna commossa, disse che quello di Ciampi sarebbe stato il primo messaggio di auguri che avrebbe riferito al marito al suo risveglio dall'anestesia. Il messaggio di Ciampi si aggiunse a quelli del Papa e del ledere dell'Anp Arafat.


« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Bianca Fasano, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Bianca Fasano, nella sezione Articolo, ha pubblicato anche:

:: [ Letteratura ] Presentazione di Frammenti di tempesta Alessandra Agnoletti (Pubblicato il 26/02/2024 15:33:35 - visite: 108) »

:: [ Letteratura ] Nuovo libro di Luigi Leuzzi (Pubblicato il 05/02/2024 14:03:57 - visite: 71) »

:: [ Letteratura ] “Raccontando un condominio - Di Davide Pelanda (Pubblicato il 03/02/2024 19:49:12 - visite: 109) »

:: [ Esperienze di vita ] Maria Agresta al San Carlo nei Vespri siciliani (Pubblicato il 25/01/2024 22:01:23 - visite: 120) »

:: [ Libri ] Intervista a Giacomo Giuliano (Pubblicato il 26/12/2023 11:06:26 - visite: 148) »

:: [ Esperienze di vita ] Conferimento del Ministero del Lettorato a Beatrice Arpino (Pubblicato il 25/11/2023 21:56:05 - visite: 114) »

:: [ Esoterismo ] Una sciamana mi disse, di Loredana Zino (Pubblicato il 20/11/2023 13:42:37 - visite: 109) »

:: [ Esperienze di vita ] Sarà conferito il Ministero del Lettorato a Beatrice Arpino (Pubblicato il 18/11/2023 19:42:52 - visite: 125) »

:: [ Libri ] Presentazione de ’Fra nuvole e pietre.Giacomo Giuliano (Pubblicato il 12/11/2023 21:32:08 - visite: 289) »

:: [ Società ] A breve in stampa di Corrado Lucibello ’Cilento di Bolina’ (Pubblicato il 09/11/2023 13:16:30 - visite: 132) »