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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

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Io e te siamo liberi

di Michela
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Pubblicato il 13/05/2008

Ci sono emozioni che non si fermano, sono appoggiate alla nostra pelle e restano lì, nella muta attesa di essere rinfrescate, rivissute, con uno sguardo, un pensiero,o una matita.

Rivissute insieme a chi le ha provocate, ma anche risentite nel silenzio, nella quiete di una mente vuota e pronta : la nostra.
Un tuffo esagerato nel passato
e il pensiero fisso che adesso non se ne va neanche a provare a prenderlo a calci,
un libro, delle parole, delle frasi...
e un ricordo immenso grande che riaffiora nella mia mente senza neanche troppa fatica e poi non se ne va, mi trapana il cervello mi fa rivivere tutte quelle emozioni in fila,
le prime, le ultime.
Le sento e sono giorni che non riesco a smettere di pensarci, sono giorni che mi dico:no!
Non cercarle più, non perchè ci sia qualcosa di male nel ricordarle, ma perchè a volte si ha paura che il solo pensarci le scolori.
Scavando nella memoria qualche brivido torna anche a te?
A dire la verità non credo cambierebbe per me, perchè come ti dicevo, quando sento riaffiorare il fiume del ricordo non ha importanza dove sono, cosa sto facendo e del resto in quell'istante non ha importanza che tu sia libero da altri pensieri perchè io ti sento comunque e mi sento immersa nella follia che è stata e che torna, ma in maniera diversa, perchè risiede in una dimensione ovattata,
assume le forme di quegli istanti che si sono fotografati nella mente e per quanto ci si siano formati sopra tanti altri ricordi, tante altre situazioni
restano lì ad aspettare che un colore o una parola li riporti alla superficie.
Ecco,torna tutta la voglia di riaprire quel libro, di riapire quelle emozioni per riviverle tutte insieme, per poi riscriverne altre, perchè ricordi che in quegli attimi stavi veramente bene, non si scappava da niente semplicemente ci si regalavano dei momenti diversi, fuori dal comune e dal solito modo di essere.
Voglio aggiungere al mio quaderno di vita, che ciò che sono è anche ciò che allora ho vissuto.
Penso spesso a quanto vorrei camminare per il mondo con tutto quello che di buono mi è accaduto nel percorso che ho lasciato alle spalle, nei percorsi che tutte le persone che hanno condiviso qualcosa con me, hanno tracciato.
Ci sono delle emozioni che appoggiandosi sulla pelle tracciano dei solchi talmente netti che non ci permettono mai più di tornare ad essere quello che eravamo prima,
questi solchi ci costringono a trovare la voglia di ripensarci e riproporci non troppo diversi da ciò che eravamo, non troppo uguali da ciò che saremo dopo un'altra camminata, dopo un altro pezzo di noi.
Tu sei stato per me una corsa in moto a 250 Km orari senza casco
perchè con il casco i capelli non sentono il profumo di libertà...
E far riaffiorare tutti gli istanti è impossibile,
ma già ricordare i sorrisi, le onde del mare, il profumo di un qualcosa che hai scelto tu, il sapore,quel sapore nuovo, che lascia per un attimo inebetito ma che finisce col farti esplodere, già basta, bastava prima e basta ora.
Perchè quando vivi così, vuol dire che hai capito tutto quanto, e più gli atri non ti capiscono più ti solletica l'idea di andare avanti e spingerti oltre, oltre quello che ti sembra possibile fare, oltre quello che la tua mente ti propone .........oltre.....
Avere sulla pelle luoghi ,posti, km, colori e vento che hai vissuto senza che nessuno lo sapesse, lo immaginasse, lo potesse credere, ti fa sentire per qualche piccolissimo istante il vero e unico scrittore della tua vita.
E non c'è niente di piu' bello al mondo che sentirsi bene e liberi allo stesso tempo.
Liberi di cambiare idea in ogni momento, liberi di pensare sempre alla stessa cosa, liberi di sentirsi come ci pare, liberi di dire tutto quello che ci pare.
Eccoli qui i messaggi che aspettavo, ed ecco le parole che consumavo a volte velocemente
(ma solo per averne altre) a volte lentamente per tenerle con me quando di altre non ne potevo avere
erano un' espressione di libertà ...della mia libertà che cercava la tua...
della tua che cercava la mia.
Non è sbagliato desiderare tutto e subito!
Per me resta semplicemente l'unico modo bello, ricco, saporito e reale in cui riesco a descrivermi.
Forse un giorno ti troverai dipinto,tra le pagine di un libro che forse mi apparterrà....
in quelle pagine ti cercherai trovandoti, mi cercherai ricordando cio' che sai, scoprendo ciò che non è stato chiaro capire prima....
A dirla tutta non è un rivivere il passato è il provare a prendere per poco il controllo del piacere di assaporare un particolare,che poi appartenga al nostro prima, ad un sogno o al momento in cui lo si percepisce poco cambia.
E' la voglia di sentire questo particolare che prende tante forme prima di farci suo.
Voglio parlare di noi, di come vestiamo ogni giorno la nostra anima nella speranza di farla sentire meno nuda, per poi scoprirci vogliosi di spogliarla
proprio davanti ad un paio di occhi che sanno da che parte guardarla.
Ti chiedi mai perchè facciamo giochetti che ci fanno tremare ma mai allo stesso modo e mai allo stesso tempo?

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