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Tra cielo e mare

di Marco Tealdo
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Pubblicato il 05/12/2007

C’è un punto all’orizzonte. L’ultimo con i confini delineati nettamente. Che anticipa l’infinito.
Laggiù dove cielo e mare si baciano, si sfiorano senza mai mescolarsi.
E’ l’incontro tra la forma e l’informe tra il concreto e l’astratto.
Toby abitava in un villaggio a ridosso dell’oceano. Di quelli che ti regalano le luci inconfondibili dell’alba e i colori meravigliosi del tramonto.
Villaggio di capanne dove ancora il tempo era scandito dall’alternarsi del giorno e della notte e gli abitanti non avevano smarrito il piacere dell’incontro, il sapore di una sorpresa, la passione per il silenzio.
Ma soprattutto l’amore per il mare. Che ogni sera inghiottiva il sole e lo restituiva dopo poche ore. Premuroso nell’alimentare gli abitanti del villaggio, affascinante quando gridava nei giorni di tempesta.
Il mare che laggiù in fondo, all’orizzonte, in un punto preciso, l’ultimo che lo sguardo poteva incontrare, dialogava col cielo.
“E’ la cassaforte del mondo” – dicevano i saggi. Laggiù, dove il sole andava a nascondersi la sera, cielo e mare custodivano i segreti mai confidati, l’amore rimasto incompiuto, il coraggio inespresso, le parole d’amore non dette.
Toby era un ragazzo ma conosceva il mare quanto un vecchio pescatore.
Soprattutto amava quel punto di incontro tra cielo e mare. In primavera passava ore ad osservare quell’incontro amorevole seduto in cima alla rocca del villaggio ed, essendo tutt’intorno silenzio, cercava di carpirne i segreti.
Ma il desiderio di partecipare a quel salotto si faceva ogni giorno più prepotente in Toby.
L’altra passione di Toby era Lucy. Piccola, minuta, con un ciuffetto di capelli che cadeva a picco sulla fronte, era una ragazza semplice, di quelle di cui ci si può innamorare senza ritorno. Gioviale, amante della compagnia anche lei era innamorata di Toby. Erano molto simili. Stesso modo di affrontare la vita, di parlare, medesimi difetti.
Il suo amore per il ragazzo l’aveva confidato al sole. Una sera d’estate prima del tramonto. Lucy era certa che il sole avrebbe depositato il segreto nella cassaforte custodita da cielo e mare e un giorno, forse sarebbe sbocciato.
Lucy credeva alle favole. Anzi era certa che potevano diventare realtà perciò non confidò mai a Toby quel sentimento.
Un giorno, di ritorno da una gita in zattera, Lucy adocchiò Toby isolato a fissare il punto di incontro tra cielo e mare.
Accortosi della sua presenza, Toby sorrise e le confidò “ Un giorno andrò e verrò a raccontartelo”.
Lucy capì che Toby era destinato a compiere qualcosa di importante.

Anche Toby intuì di essere innamorato di Lucy ma la passione per raggiungere quel posto era diventata per lui missione a cui posporre tutto il resto pur bello e importante.
Partecipare a quel salotto, rubare al cielo quei segreti era la sua unica ragion d’essere. Così decise. “Partirò”.
Il giorno che seguì la sua solitaria decisione, Toby venne raggiunto dalla notizia che il saggio più anziano del villaggio, ormai morente, voleva incontrarlo.
Si recò di gran corsa a casa del vecchio e, facendosi largo tra la gente, si inginocchiò per stargli più vicino. L’anziano marinaio chiese a Toby di prendere il suo diario di bordo.

“vorresti andare all’orizzonte a rubare i segreti del cielo. Vero ragazzo?” Toby non rispose.
“ E’ così. Lo so!” – incalzò il vecchio. “ sono felice e fiero perché in tutti questi anni non ho mai incontrato una persona degna di affrontare questo viaggio” . Toby non parlò. Con la testa leggermente piegata in avanti per ascoltare meglio la voce flebile del vecchio, stringeva sempre di più le sue mani.
“Vedi ragazzo io sono stato molto vicino a quel punto di incontro tra mare e cielo e ho capito che solo chi ha cuore puro può accedere a quella cassaforte. Il cielo non è geloso dei suoi segreti ma li vuole affidare a chi ne farà buon uso”.
“apri il quaderno”- riprese il vecchio - “leggi la mappa per poterci arrivare. Strappa la pagina e portala con te. Non avrai difficoltà.”
La voce del vecchio si fece più debole e malinconica per la vita da cui si stava congedando.
“ Ti devo confessare un altro segreto. Il più importante”.
Toby lacrimava di gioia e fierezza. “il segreto è questo. – riprese il marinaio. “Arrivato e condiviso col cielo, col mare e con il sole i segreti degli uomini, raccolti gli scrigni più preziosi delle persone, le loro sofferenze mai comunicate, i loro amori non confidati, la loro bellezza rimasta inespressa, sarai investito di una missione importante: fare fiorire sulla terra tutte quelle confidenze.
Non tornerai tra gli uomini se non come un angelo. Per la gente scomparirai per sempre ma sarai presente nel loro cuore come inviato speciale del cielo a guidare il loro cammino, a rialzarli dalle cadute, a tergere le loro lacrime come invisibile amico”.
Toby e il vecchio incrociarono il loro sguardo e si congedarono.
Pochi minuti dopo il vecchio salpò per l’ultima volta. Verso il cielo.

Toby raccolse il coraggio e il mattino seguente – prima dell’alba – si trovò al molo per partire.
Non salutò Lucy. Troppo difficile congedarsi dalla giovane amica.
“allora parti, Toby” si sentì chiedere con voce delicata e commossa. La riconobbe: era lei.
“si … te l’avevo detto. Ricordi quella volta in barca” rispose con gli occhi impegnati sulla cima.
“ Sono felice perché realizzi il tuo sogno! “ riprese Lucy.
La giovane scoppiò in pianto e appoggiò il viso impregnato di lacrime sulla spalla di Toby.
“Ti faccio una promessa, Lucy. – riprese Toby - sarò sempre con te, in ogni attimo”.
Lucy sorrise, abbassò lo sguardo e assaporò il calore della mano di Toby che teneva forte la sua.
“Ti incontrerò in quel silenzioso colloquio tra cielo e mare. Vero Toby?” riprese.
“Certo Lucy. Li ci incontreremo sempre perché è lo scrigno di tutte le cose più belle del mondo.”
“Stai felice Lucy “ – incalzò Toby stringendo il gracile corpo della ragazza a se.
Così spiccò un salto ed entrò nella barca. Lucy si riavvicinò, né rapì lo sguardo e disse “ incontrerò sempre i tuoi occhi”. E appoggiando le labbra sulla sua fronte si congedò da lui con pochi rapidi passi.
Toby, dando le prime due remate, prese fiato e disse a gran voce “ Tornerò”.
La barchetta sparì all’orizzonte. Lucy rimase a lungo a passeggiare sul molo.

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