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Bijoux

di Klara Rubino
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Pubblicato il 20/03/2018 10:02:22

 

BIJOUX 

 

 

Immobile è l’estate quando il cielo è terso e le tue tasche sono vuote.

Poi arriva la notte e non sei abbastanza stanco per dormire.

Ti tocca sorbirti gli spari dei fuochi d’artificio di mezzanotte, così spesso, ma che li sparano a fare, dato che gli stagionali, ormai ridotti a schiavi, son troppo distrutti anche solo per pensare di uscire, la sera; mentre quelli che hanno un lavoro continuativo, hanno bisogno di riposo e routine per sopportare lo stress quotidiano; inoltre quei pochi turisti delusi, ogni giorno, raccolgono una multa, poi i cassaintegrati, come me, aspettano da mesi la misera paga dell’Inps e i disoccupati sono gli unici in giro, quelli che senti cantare per strada, ubriachi, ed è il loro, quel rigurgito che trovi la mattina al parchetto della piazza, in centro.

 

L’estate è immobile anche quando vai alla spiaggia libera e, parcheggiata l’auto in un luogo distante e sperduto, forse, gratuito e sicuro, stremato dal sudore, con la testa bollente a causa dei capelli neri che attirano il sole, ti butti in quel mare puzzolente e fangoso che hanno riservato ai pezzenti!

... ti lasci andare, chiudi gli occhi…

è immobile l’estate anche quando ti ritrovi risucchiato da una buca ed il bagnino, una volta giovane e atletico, oggi, anziano e panciuto, si avvicina remando sulla sua zattera rossa con la sua ridicola canotta e tu dici ma caspita! Voglio solo cinque minuti di solitudine, ASSOLUTA, magari pausa- black out! Si può?

” Il mio lavoro non è tirare su masse fecali solide dall’acqua, certo che si può, sai che ti dico? Non è la fossa delle Marianne te la puoi cavare da solo e se non sai nuotare è la volta buona che impari!”

Mentre affondo e riemergo vedo un scintillio dorato tra l’azzurro del cielo, non erano capelli bianchi, ma capelli biondo platino, e non era la pancia di un anziano signore, ma il balcone di un’atletica signorina, sì decisamente, mentre la scia della barca mi copre completamente la testa, intuisco un sodo fondoschiena a mandolino dentro pantaloncini rossi e ora che nuovamente torno giù, mi dico che citrullo che sono!!!

Miracolosamente riesco a prendere una buona boccata d’aria, mentre lei, appena un po’ distante si gode la scena, allora reagisco, faccio una capriola e tocco il fondo, non è la fossa delle Marianne, ha ragione, afferro la sabbia per mostrare il trofeo sgretolantesi alla bella e soda guerriera; e con un guizzo possente mi sposto lateralmente; do ancora quattro o cinque bracciate, infine poggio i piedi: tocco.

Applaude:” Bravo! Complimenti!!”.

La sabbia è naturalmente scivolata, ma tra le mani mi è rimasto qualcosa di metallico, abbasso lo sguardo e vedo una catena d’oro, almeno spero, massiccio, con un bel pezzo di smeraldo al centro, il cuore sussulta e ho i polmoni affaticati, ma riesco a darmi un contegno e dico:” Non stavo affogando, cercavo di recuperare questa!”

La ragazza spalanca la bocca, zuma lo sguardo verso le mie mani.

“ Ma è finta vero?”

“ Se fosse finta avrei fatto tanto, secondo te? ”

Dato che penso di averla colpita a sufficienza mi volto e mi dirigo a riva, dove finalmente potrò rielaborare l’accaduto e soppesare il valore della mia scoperta sottomarina, ma mano a mano che mi avvicino e l’acqua si fa sempre più bassa e le mani con il loro contenuto sempre più esposte, mi domando come reagiranno i coccodrilli al sole, e se qualcuno adocchiasse l’occasione, se qualcuno riconoscesse il monile come suo?

Un lampo di genio, devo attirare l’attenzione altrove: indosso con nonchalance la collana e mi sistemo il costume a boxer trasformandolo prima a forma di slip e poi in tanga; esco ancheggiando come le tipe singles da spiaggia, fissando ogni uomo presente. Devo però andarmene via il prima possibile.

Sono già con un piede sulle strisce pedonali, in un baleno arrivo all’auto, tiro fuori la multa dal tergicristalli, la accartoccio e la butto, stavolta neanche piango, sono già con la mente alla mappa della mia città, mi sembra di giocare a GTA5 on line, devo trovare un compro oro, questa è la missione, poi stasera vado al night e domani mi rimorchio la bagnina!

Sì, non è più così immobile l’estate!

 

Mentre spazzolava con uno scopone di legno dalle grosse setole la passerella, con l’acqua del mare sempre più piatta alle sue spalle, che andava colorandosi di tutte le sfumature del rosso e del blu, pensava a quel folle soggetto e sorrideva, e a tratti scoppiava a ridere, era ovvio che fu stato un ritrovamento casuale, la sua espressione, per quanto avesse cercato di camuffarla, parlava chiaro e dai, pensò- mica siamo in Costa Azzurra, l’ho vista da lontano, ma non credo potesse essere vera quella collana! Eppure era un tipo simpatico, di quelli che a stargli dietro ti sembra di finire dentro una commedia …

Da lontano vede sventolare i lembi di una giacca di lino azzurra, abbinata a pantaloni larghi, camicia bianca aperta sul petto, si avvicina.

E' proprio lui ed esordisce così:

“ Perdonami per ieri pomeriggio, ero di pessimo umore, non vorrei averti dato l’impressione dello snob; ammiro le ragazze che come te si danno da fare, e che sanno rispondere a tono; mi piacerebbe conoscerti meglio, se ti fa piacere.”

 “Non saprei, tu sei così elegante, io vestita da spiaggia, che si potrebbe fare?”

“ Si sta qui! …due birre e una pizza d’asporto!?”

Lei sorride dolcemente, le si illuminano gli occhi, occhi dal sapor di cioccolata calda, con tanto di scintille di panna, “ Era una robaccia da bigiotteria vero?”,

“ Sì, lo ammetto, e sono pure un cassaintegrato!” emette una strana risatina imbarazzata, non sa neanche lui come ha fatto a sbottonarsi subito e tutto, era partito bene con la prima scena,  aveva inventato tutta una sceneggiatura completa e invece continua ad improvvisare rischiosamente :” Ma sai cosa ho imparato in questo periodo di indigenza? Che si vive giorno per giorno e che è più importante ciò che hai di ciò che non hai e questa è una bella ricchezza!”.

La ragazza accosta la scopa al muretto colorato della casina in muratura, si toglie canottiera e pantaloncini d’ordinanza e dice seria " Questa scoperta è come una catena d’oro con uno smeraldo al centro! ” poi corre in modo sfrenato, l’acqua è sempre bassa, non s’alza mai il livello, e corre e corre verso l’orizzonte, poi finalmente compie un tuffo liberatorio, simile a quello dei delfini nell’acquario, sì, di chi sa di essere osservato!

Il nostro amico con un sorriso che non vuole smettere di distendersi, si siede su di un lettino, tira fuori il portafoglio, lo svuota.

E dopo aver messo via un paio di rotoli da 500 euro nei calzini, mette insieme quel paio di carte da venti e alcuni pochi spiccioli: il resto dell’ultimo drink al night della seratona precedente, per darsi una sorta di regolata sulla serata a venire.

Non ha voglia di privarsi del più bel completo da matrimonio estivo che, finora, era rimasto custodito nel suo armadio sotto un velo di chellophane, così, braccia incrociate sotto la testa, si sdraia e resta in attesa, immobile resta.

Immobile è l’estate quando il cielo è terso e le tue tasche sono quasi vuote.

Poi arriva la notte e non sei abbastanza stanco per dormire.

 


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