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Ristoro

di Teresa Cassani
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Pubblicato il 10/12/2018 16:38:00

RISTORO

 

Giorno di festa, giorno dell’Immacolata. Quale circostanza migliore per trovare nella cassetta della posta le bollette di acqua e luce, soprattutto dopo due mesi che è stata chiesta alla banca la domiciliazione sul conto corrente? Perché occorrano tempi tanto lunghi all’avvio del servizio non è dato sapere.

Maria Rita ha un carattere fumantino: le bastano contrarietà di questo tipo per sentire un’intera giornata guastarsi.

Ma infine è arrivato il lunedì e l’ora di recarsi in ufficio per chiedere spiegazioni.

La banca è ubicata dalla parte opposta rispetto alla zona parcheggio.

Bisogna percorrere un tratto di strada lungo, battuto da un vento gelido  questa mattina.

Maria Rita viene preceduta da un gruppetto di anziane col bastone , già vispissime e sveglie poco dopo l’apertura.

Oh, che fortuna! L’impiegato nell’area ufficio è libero.

Maria Rita s’introduce. Mostra il cartaceo, spiega.

Quello digita, ricerca nel computer e poi comunica che della pratica non c’è traccia.

Chiede da chi sia stata eseguita.

Lei ricorda una ragazza con i capelli lunghi.

”Ah, Virna, Virna - dice lui- domani c’è !“.

Maria Rita fa trasparire il disappunto.

”Volevo sbrigare oggi”.

Lui cerca di rabbonire la cliente, apre altri file.

”Quel che posso fare è registrare ancora” conclude.

Maria Rita si è decisa.

” Va bene.Vengo domani” e fa dietro front.

E’ per strada, risente il vento gelido.  Ripensa ad altre mille beghe.

Adesso non ha voglia di fare la spesa. Vorrebbe rintanarsi subito in casa e godere dell’autocommiserazione.

Ma ci sono le commissioni per la madre anziana e il richiamo dell’omelia del giorno prima:”Dio non ci vuole autocommiserevoli”.

Giunge nei pressi del market.

C’e’ una signora mora con la gonna lunga e un foulard in testa ,seduta su un porta ombrelli all’ingresso. Ha un aspetto trasandato e misterioso.

Maria Rita si accosta.

La signora sorride, l‘ha riconosciuta.

”Domani vado alla Romania “ dice.

Lei non capisce.

”Domani vado alla Romania da le mie bambine!” sorride paga e mostra un incisivo ricoperto d’oro che spicca sul viso scuro e sciupato.

”Domani vado da le mie bambine “ripete ,sorridendo felice.

Maria Rita risponde e la guarda.

”Vai dalle tue bambine?”

“Sì, vado da le mie bambine”

”Ci vediamo dopo”dice.

”Sì“risponde la donna e si risiede sul portaombrelli.

Maria Rita si affretta nelle compere. E procede con il pensiero altrove.

Pensa agli zuccherini con l’alchermes, che ricordano sempre l’infanzia.

Quando è all’uscita, la signora rumena si è già alzata in piedi e le va incontro.

Lei consegna un’offerta e i dolci cosparsi di liquore rosso: la donna allarga il sorriso e fa l’atto di abbracciarla appoggiando al suo braccio la testa avvolta nel foulard.

Maria Rita le è grata.

Sente il ristoro della gioia inattesa.

 

 


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