Pubblicato il 06/02/2025 22:06:26
Quando, di recente, capita che l'argomento salti fuori in una conversazione, soprattutto se ci si dirigeva in tutt'altre direzioni a seconda delle preferenze e delle inclinazioni personali, raramente a causa dell'effettiva preparazione a proposito del soggetto corrente, presento la mia riscoperta del sonno e dei sogni in un modo che porta me per primo a riconoscere l'eccezionalità del mio dormire, posizionandolo sempre al di là di un orizzonte in cui esso è un evento, mentre al di qua dello stesso orizzonte è la norma. Non sono mai riuscito a spiegare adeguatamente cosa si prova a non poter più dormire, non più di come - d'altra parte - sarebbe possibile far comprendere l'addormentamento facendone una questione meccanica, una sequela di azioni che trasformano la vita in un fenomeno fisico, rieseguibile a piacimento se solo si ripetono gli stessi passi. La semplice scelta della posizione in cui sdraiarsi, per me, si è complicata e ramificata in una serie di alternative da soppesare attentamente, poiché tantissime conducono prevedibilmente al punto morto delle notti insonni.
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