Pubblicato il 03/08/2017 18:05:41
Il 2 agosto 2017 alle 15:52 ho inserito un mio commento all'articolo "Etica dell'ateismo" di Paolo Flores D'Arcais pubblicato sul sito http://ilrasoiodioccam-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2017/07/31/etica-dell%e2%80%99ateismo/#more-2986 La mia tesi di fondo, in contrasto con quella dell'autore, è che non possiamo confutare logicamente il nichilismo. Possiamo solo fare scelte diverse ma ritenerle migliori è arbitrario. La specie umana è costituita da una tale varietà di individui che volerne incasellare la natura nei confini indicati dall'autore è irrealistico. Insomma, per fare un esempio estremo, tra noi si aggirano anche assassini efferati, pervertiti di ogni tipo, gente davvero malevola, serial killer, e sono molti di più di quanti possiamo immaginarne. Ecco il mio intervento. Trovo logiche e quindi condivisibili le argomentazioni dei punti 1) e 2) ma meno quelle successive. Ad esempio non vedo come si possa sostenere categoricamente che "Ogni uso ulteriore della categoria di «natura umana» è abusivo e surrettizio." oppure "L’unico «si deve» imposto dalla biologia e che ci «si deve» dare una norma. Una qualsiasi, purché funzioni per la sopravvivenza." Se non esiste un essere superiore che ci impone la sua dottrina siamo liberi di pensarla come ci pare sulla natura umana e non è detto che il sopravvivere sia un istinto assoluto. Per certuni potrebbe essere più forte il desiderio di morte. Secondo me il nazismo, ad esempio, aveva in sé un potente sentimento autodistruttivo. Non sto ad elencare tutte le affermazioni che ritengo opinabili. Solo qualche altro rilievo che mi sembra interessante. Non credo infatti nella seguente affermazione "In realtà, se rinunciamo tutti a fare ricorso a qualsiasi autorità assoluta (si chiami Dio, Storia, Natura eccetera), abbiamo già annichilito lo spettro del nichilismo, perché abbiamo già costituito un comune orizzonte di valori." Non c'è bisogno di postulare alcuna autorità assoluta per imporre la nostra personale legge: occorre solo avere la forza di farlo. L'uomo stesso può farsi dio. Nei rapporti umani l'unico assoluto, se proprio vogliamo trovarlo, risiede nei rapporti di forza. Inoltre non vedo perché la seguente affermazione "L’antidoto è noto, almeno da Kant in poi, anche se di applicazione non sempre lineare: la mia libertà conosce un limite quando lede una medesima libertà altrui." debba necessariamente essere condivisa da chiunque. Pertanto nulla ci può salvare dal nichilismo.
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