Pubblicato il 20/09/2011 09:02:23
Corre le memoria per gli autunnali sentieri. Nel cuore solo l’eco malinconica di ieri.
Ed ecco la romanica pieve, il rintocco della campana vegliava sull’umbra contrada con argentea voce lieve.
Mi destavo nel sogno, percorrevo le strade della mia nostalgia.
Nell’antica dimora ticchettava l’antico pendolo.
Il profumo di lavanda nella serena atmosfera, tutto era come allora nell’elegia della sera.
Dolci le parole la nonna e la zia già affaccendate in cucina, sulla credenza un vasetto di fragranti viole.
Per la casa i giochi ed i sogni dimenticati all’ombra di una bambina.
Gli umbri poggi, gli uliveti accarezzati dalla tiepida brezza.
Il profumo del dolce dei morti, la rocciata, che indorava nel forno.
E per esuli sentieri nel cuore s’affacciava inesorabile la tristezza. Mai più i tuoi cari passi da me avrebbero fatto ritorno.
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