Pubblicato il 20/11/2011 08:28:57
Azzurro pallido il cielo di novembre nel mattutino freddo scolora.
Vela nella tempesta sferzata senza più porto all’ultimo lido, nel disincanto amaro del’esistere da te approdo.
Il cielo terso e indifferente anela ai raggi scarlatti e porpora del sole d’estate nel silenzio dell’ora incombente.
E mentre nella giava di solitarie stagioni trascorro vuote e grigie giornate, mi perdo nel vento del nord in nubi lievi d’argento e d’oro di rimpianto mentre ti penso.
Rondine di nostalgia volo verso l’orizzonte, verso te, mio sole, che più del cielo sei l’immenso.
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