Pubblicato il 19/01/2012 20:18:24
Soave il sussurro dell’inverno a sera mi mostra il tuo viso, sorridente e malinconico com’era.
La folgore del ricordo abbacina e rivedo la distesa innevata, la slitta, le corse e le risa d’una bambina sullo sfondo argenteo dei boschi.
Il tuo premuroso sguardo che vegliava, la tua voce dolce più dell’autunno che non mi abbandonava.
Timido sul nostro cammino scorgemmo un bucaneve, che raccolsi e ti donai, fra le tue mani riposi il mio sogno fanciullesco e lieve. La vita infranse la chimera relegandola nella nebbia dell’oblio.
E ancora mi palpita nel cuore l’immagine di noi, mano nella mano sui fiabeschi, nivei sentieri, quando Tu padre mio c’eri.
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