Pubblicato il 21/04/2012 10:17:36
Un fremito di onde fra le fole del vento ridesta alla memoria l’antico sentimento.
Deserta e solitaria la spiaggia era in quel giorno d’autunno il nostro firmamento.
Era dolce il sole nel palpito d’azzurro del fortunale s’era placato l’urlo.
E il tuo sorriso il tuo sguardo chiaro su di me era carezza che si confondeva all’orizzonte nella melodia della brezza.
Soltanto il vento suonava musiche bizzarre lontane da noi le angosce e del vivere le zavorre.
E sublime la voce del mare dove nell’alta marea della nostalgia torno nel sogno in cerca di noi a naufragare.
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