Se mille volte, guardandoti allo specchio
quel riflesso par giunger da lontano
e in quell'immagine non ti riconosci,
solo una cosa può voler dire:
Non sei tu quella che vedi
ma quanto han fatto di te.
E' il risultato d'una trasformazione
precisa e laboriosa.
Non sei l'angelo, di nessun focolare.
La fatina buona, dolce e bella.
Non vesti tanta perfezione.
Sei donna, madre, moglie
sei figlia e mille altri volti, icone di normalità.
Corri tutto il giorno
cercando di quadrare un cerchio
che a stento riesci a chiudere.
Sei demone, a volte, e altre benedetta,
angelo ribelle, percorri questa vita,
l'unica, la sola, che ti è concessa.
Chiudi gli occhi, Eva, guarda come sei fatta dentro,
di quale essenza è fatto il tuo cuore,
quell'angolo, dove alcuna mano s'è posata
e vivi, prima che giunga la notte.
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