Pubblicato il 21/05/2012 12:30:12
Petali d’un sogno rapiti dal vento, un cielo di nostalgia piange stille d’argento. La pioggia in sottofondo cancella un altro giorno dal sapore d’assenzio.
E ci accorgemmo in un crepuscolo di fuoco che nell’assedio del vivere nulla aveva più un senso.
Vola su sconfinati binari la memoria dei tuoi occhi infinitamente cari.
E l’immagine di te che te ne andavi un malinconico sorriso a mitigare la pena mentre alla cenere del rimpianto i miei sogni affidavi nel pianto di rugiada della verbena resta musica nel mio silenzio.
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