Pubblicato il 09/05/2013 20:40:49
E chissà cosa si celerà nella selva incognita oltre il crinale…. Forse il respiro quieto dell’arcobaleno dopo l’aspro concerto di un temporale
o magari la carezza del sole e il sereno canto di un mormorante rivo che vince l’urlo del fortunale.
E chissà se ritroveremo il radioso incanto di un pomeriggio autunnale che ci illuminò di tenerezza nel rosseggiante sorriso dei poggi, il cui ricordo rischiara la malinconia lacustre del mio solitario oggi.
E chissà se oltre gli azzurri monti le rondini serene vegliano il nido prodighe di nuove primavere e vergini orizzonti dispiegando le ali in voli ebbri di libertà a placare della nostalgia e del disincanto l’esule grido.
a L.
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