Vive sospesa su se stessa
come un corpo trasparente
si guarda dall'alto dormire.
E in quel sonno gli alberi
e le stelle e gli animali -
che volanostriscianonuotanocamminano -
tacciono una voce uguale,
un canto di allelujah accorato e triste
intorno al mondo.
Non c'è perdono o dannazione eterna:
i desideri sì, fanno compagnia,
e si allacciano in amore sparso -
poi raccolto in polle dove l'acqua
evaporando sale, e salendo
goccia a goccia
sparge nuvole d'amore. E piove
una pioggia lustrale a levigare
i frutti della terra
appena nati -
e quelli che devono morire.
Niente
sarà perduto, più niente a sorvolare.
Solo,
quello che da campane l'aria
in onde sparge -
o da minareti in ascolto
vibra e addensa -
in un sogno solo appare,
oltre gli occhi si risveglia,
a tutto in sé sorride immenso -
poi si volge indietro,
per dimenticare.
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