Pubblicato il 17/07/2013 13:00:06
Ti vidi raggiante quel giorno, il sole benevolo in viso, ed agile il passo pareva andare all’orizzonte senza il peso fosco del ritorno nel silente sentiero del fiordaliso.
Sentii la tua voce da lontano: eri felice? ma già la tua figura si confondeva nel riverbero di onde tra le fronde malinconiche del salice.
Avvertii premuroso e indimenticabile su di me il tuo sguardo ora che sei lontano e lanterna di nostalgia nel rimpianto mi consumo ed ardo.
Udii il tuo respiro nei miei pensieri profumato di sogno e la tua carezza nelle ore inquiete ancora agogno
e quel cammino fragrante di felce tra la selva che ci accolse nel suo abbraccio prima che il ricordo ferisca l’anima sola come crudele selce.
a L.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Marina Pacifici, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|