Pubblicato il 17/07/2013 13:04:15
Forse nel calare fragrante di malinconia del vespro andranno solitari i tuoi passi a Cafaggiolo e, magari, nello spiraglio di speranza di un giorno aspro ti giungerà in elegiaca carezza il mio pensiero in lirico assolo.
Si staglia nitida la sera nel passo celere dell’estate mentre la folgore annuncia il temporale.
Assorta alla mia finestra attendo un segno come un’esule capinera in una quiete claustrale.
E mi coglie il bagliore di un’estate trascorsa fra le tue braccia.
Un controluce di nostalgia ammanta il Monte Lema in un fremito lontano di foglie ed avvince il cuore che i ricordi in tremuli empiti sfilaccia.
Nel silenzio solitario della mia sera il pensiero di te, messaggero di felicità dal fugace vessillo, oltre la selva d’emozione chiamata Amore ne è l’emblema.
a L.
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