Pubblicato il 01/11/2013 13:44:27
L'odore immaginario di un acquario svagato su tratteggi d'onde morte spumoni d'alghe cotte lo schiumeggiano
s'incollano alla schiena, a metà reni
dolenti e l'indolenza dentro l'anima le dita inanellate, rena d'oro rimbalzano la notte che pretende di tingere di buio il fondo e il raschio
in cui stanchi - gli amori - si affogarono. Pericolo di vita le astinenze sbalzate sulle lamine degli occhi poi remi, rane, insetti per uscirne.
Trovarci qui mutati e senza coda
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