Pubblicato il 10/01/2014 19:24:38
Era la danza di una magia fanciulla senza tempo nel bianco candore a librare in volo i sogni di una bambina.
Era la nivea trama ad accarezzare il bosco assopito nel gelo di un inverno cui il cuore ferito ancora brama.
Era il ricamo alle antiche finestre sbocciato in fiori di brina.
Era la voce del rimpianto che l'anima sola ancora chiama con bruciante orma.
Era soltanto la neve nel silenzio dei binari nella notte a recarmi l'eco nell'empito di un perduto amore del tuo passo lieve che più non torna.
(In memoria di mio padre, ferroviere
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