Pubblicato il 31/05/2014 15:33:11
Correva il filo, argenteo l' ago nell'ultimo barlume della sera.
Laboriosa la mano, nel volo dei ricordi mi sovviene al crepuscolo vago come rondine di una perduta primavera.
E ti rivedo in un angolo della stanza seduta alla finestra abile il ricamo, fine il rammendo, un sussurro di vento la tua voce nella stagione del biancospino e della ginestra.
Ora che la malattia ti sta ghermendo, ti ritrovo fra le rose in un giardino senza memoria, ultima foglia d' acero nell' autunno della mia nostalgia.
Era d'oro quel filo, luce in un ordito di malinconia e verso sera brilla sempre fra i ricordi nel sorriso caro di chi si è accomiatato, in un sospiro lungo la via.
Non l' ho più dimenticato; lo rivedo ancora il punto a croce di quel ricamo e in silenzio, all'ombra del rimpianto, nell' azzurro assorto del tuo sguardo, stringo con dolcezza, madre, la tua mano.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Marina Pacifici, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|