Pubblicato il 13/07/2014 18:10:34
Via Trebbiano
Si ruzzava per la strada nell'odore della polvere alzata dalle macchine che rade passavano ed il mondo era eterno per noi. Strani scherzi i ragazzi richiamo agli schemi delle bimbe mentre il barattolo di latta rotolava.
Corse sugli smaltini come isole di salvezza nel mondo dell'oppressione ormai arrivato. Lotta tra carni bianche frizzanti di polverone e di ghiaino Acqua limpida come medicamento, e via storie e giochi di giornate senza consapevolezza della fine. Attenzione al vigile urbano, è l'autorità tutti solidali a nascondere arco e frecce.
Sequenza di immagini senza limiti formali semi e centro di una guerra momentanea del tuo io intricato come i fili di una matassa chiusa nel suo egoismo che non giudica e non consola.
Mi arrampicavo sugli alberi la mia alienazione non aveva il paracadute e le ciliege cadevano ancora acerbe. Gli incroci gli incontri di vite passate a guardare l'umanità.
La mia poesia non avrà slanci o abbandoni eliminerà i capelli morti che cadono forse riuscirà ad essere parola utile e concreta solida e flessibile sarà resilienza e necrofilia. Impulso elettrizzante proteso a guardarti.
Ombretta Mariotti 13-07-2014
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