Pubblicato il 19/11/2014 19:57:31
Soltanto Tu conosci la fragilità di un cuore e il tormento dell' assenza. Solo Tu conosci davvero l' abisso del dolore e fra la tormenta dell' abbandono nel silenzio diventi rifugio e presenza.
Ti cerco sperduta fra le nebbie del dubbio quando il disincanto brucia il respiro ed i ricordi fremono inquieti sulle ali del nibbio.
Mi ascolterai oltre l' urlo del vento in un mattino d'inverno, quando la brina disegna nei pensieri un ricamo bianco ed il frangersi della burrasca la riva divora.
Sarai al mio fianco anche allora nella speranza di un momento.
Mi troverai smarrita e nuda nella notte perduta la rotta, schiantata la chiglia, senza più la carezza della stella polare sola al termine di un naufragio.
Mi stringerai, mio Dio, oltre la diaspora di anni spezzati con la tenerezza senza tempo di un abbraccio di un padre alla figlia.
E trionfo di luce in una festa di colori, nell' aurora boreale del ritrovarsi Signore, sarà per me la Tua voce.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 1 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Marina Pacifici, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|