Pubblicato il 27/04/2015 11:07:56
Figli del mondo Ne piu’ mai ti cercherò Tra coloro che tu dici Esser vivi. Io non credo che per esser felici Occorra dimostrare Di esser venuti alla luce Uscendo da qualche buco. Tutti per me son figli, E figlie, Come le foglie che appartengono All’albero frondoso. Mio padre è il mio sole e mia madre La luna, mentre l’acqua mi da ossigeno E il mio vino il mio sangue. Cammino ogni giorno Come sospeso sull’acqua, in Attesa di un segno, che ti faccia Cambiare. E vedo mio padre nel monte Baldo E mia madre nel forte balì Non sento nel sangue La legge di un figlio Che non vuole star qui.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Carlo Rossi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|