:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Poesia
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 1244 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Fri Mar 29 12:02:46 UTC+0100 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

Mitologema

di cristina bizzarri
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutte le poesie dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 8 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 11/07/2015 23:17:17

 

Linee pulite di scale tra vetri

e curve veloci d’acciaio

qua e là.

Salgono e scendono popolazioni

in moto perpetuo,

viventi perplessità.

Ed ecco due trasportati dal vento

che s’incanala

tra corridoi lucidi e chiari -

come due passeri cercano cibo,

muovono il capo quattro occhi vigili.

Cerco riparo in fondo a un divano

di  finta pelle

in uno slargo che sa di Parigi

ma è solo un bar con tavolini 

in una radura tra due gironi,

quelli più alti delle boutiques.

Sono Beatrice con un libro in mano 

che a poco a poco attutisce i rumori.

Prima pensavo:

lei ha forma di cubo,

il collo incassato dentro le spalle -

ma non importa, poi riprendendomi,

lui ha l’aria stanca 

di chi ha scopato con soddisfazione.

(E qui ci voleva l’alessandrino).

Lo fanno spesso,

basta guardarli,

mi dico ancora e allontano lo sguardo

per rimanere in questo pensiero

non più di corpi ma di ombre lievi,

e non pensare al sedere di lei

grosso e quadrato -

non c’entra niente

se stanno bene e lui è felice,

penso e concludo.

Immersa

nella mia storia di una fuggita

da luoghi di orrori, di stupri e violenze

per approdare enfin à Paris

(chez un psy) -

dimentico tutto, e il cameriere,

mitologema

che pensa che sono quella che sono

eppure non sono -

è lì.

Io solitaria alla rimota parte

di me stessa uscendo -

fu galeotto il cocktail

e chi lo fece -

“as though of hemlock I had drunk” 

mi perdo, sono in tutti e più in nessuno.

Was it a vision?

Le stelle, le mie dolci stelle ... usciamo!

Le vent se lève! . . . il faut tenter de vivre!

 

Note superflue:

 

- “Ed ecco due trasportati dal vento” fa il verso alla famosa terzina dantesca del canto V dell'Inferno.

- "Salgono e scendono popolazioni in moto perpetuo, viventi perplessità", fa il verso a:

"Sotto la nebbia bruna di un’alba d’inverno, 
Una gran folla fluiva sopra il London Bridge, così tanta, 
Ch’io non avrei mai creduto che morte tanta n’avesse disfatta.
Sospiri, brevi e infrequenti, se ne esalavano, 
E ognuno procedeva con gli occhi fissi ai piedi" 

dalla "Terra desolata" di Thomas Eliot, primo movimento: "La sepoltura dei morti".

 

- Immersa nella mia storia di una fuggita … allude al romanzo: “Je ne suis pas celle que je suis”  di Chahdortt Djavann.

 - Io solitaria alla rimota parte di me stessa uscendo fa il verso a. 

"io solitario in questa rimota parte alla campagna uscendo" del Canto XI di Leopardi, "Il passero solitario".

 - Fu galeotto il cocktail e chi lo fece rimanda a “Galeotto fu ‘l libro e chi lo scrisse" del Canto V di Dante.

-  “as though of hemlock I had drunk” e "Was it a vision" sono  presi da “Ode to a Nightingale” di John Keats

 - "Le vent se lève! . . . il faut tenter de vivre! " è preso da « Le cimetière marin » di Paul Valéry.

 - L’immagine che ho messo a introduzione della poesia è un’illustrazione alla poesia

“The hollow men” di Thomas Eliot.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 8 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore cristina bizzarri, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

cristina bizzarri, nella sezione Poesia, ha pubblicato anche:

:: Per John (Pubblicato il 05/04/2024 21:14:32 - visite: 68) »

:: Che sillaba una gloria (finto pantoum) (Pubblicato il 23/06/2023 19:19:38 - visite: 179) »

:: Non è che un insieme di parole (Pubblicato il 22/06/2023 15:17:57 - visite: 200) »

:: Marzo, pudore ambiguo degli inizi (Pubblicato il 17/03/2023 19:37:48 - visite: 327) »

:: Pietra di voci d’angolo (Pubblicato il 15/03/2023 21:18:04 - visite: 292) »

:: Questo lambirti il lungo della schiena (Pubblicato il 24/02/2023 18:17:21 - visite: 302) »

:: Oggi 4 novembre (Pubblicato il 04/11/2022 12:05:27 - visite: 340) »

:: Guardo le serie Netflix (Pubblicato il 06/08/2022 17:24:45 - visite: 348) »

:: Andremo, senza sapere (Pubblicato il 30/06/2022 12:29:41 - visite: 440) »

:: Font (Pubblicato il 13/05/2022 08:41:42 - visite: 493) »