Pubblicato il 11/09/2015 20:04:38
Angeologia della parola
Le parole possono innalzare, creare ponti aerei tra lo stato d’assedio e una riga di mare gestante.
Le parole possono salvare, rizollare l’anima con sarchiature invisibili. Non solo corpo non solo azione ma parole congiunte, strati di buio e schivo albeggiare.
Spesso sono eccessive si nascondono sotto lerci cappotti hanno posacenere d’occhi e un bagliore asfissiante da seduttrici incallite. Il loro cielo conosce il terriccio sulfureo su cui siamo innestati.
Le parole possono rimettere al mondo, sporgere oltre il bucato del silenzio, favorire l’ostia del bacio. Dobbiamo tuffarci nel fiato dell’angelo, perché qui giace l’ala infuocata, il potere evocativo che non sappiamo rendere innocuo.
Perché solo un miracolo rende possibile trovare parole badanti per medicare un giardino già guasto, parole comete per amare la notte e danzare nel giorno.
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