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Senza senso

di Gaudenzio Massi
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Pubblicato il 25/01/2016 10:04:14

C'era il senso ora perduto
Là nei campi e nelle stalle
Ogni azione era collegata
Per la famiglia affamata

Le famiglie eran numerose
Quattro figli con le spose
Che accudivano generose
Niente spassi niente rose

C'era fila nell'androne
In cantina il peperone
Vi era la nonna mattutina
Sempre pronta a gobba china

Poi nella stalla fiero
Fischiettava mattiniero
Il boaro al suo bestiame
Mentre sgombrava il letame

Col tridente e col badile
Ogni mossa era suo stile
Alle mucche la sua polpa
Senza mai sentirsi in colpa

C'era la mamma coi bambini
Che sembravano pinguini
Li accompagna al cancello
Le affidava poi al bidello

Un bacio e una carezza
Col rimpianto ché certezza
Mentre noi a scuola per imparare
Lei nei campi a lavorare

Nella testa aveva un pensiero
Del domani lusinghiero
Per il figli senza fatica
Della gloria che era antica

Negli studi da ignoranti
Siam comunque andati avanti
Era meglio il giorno vero
Che mio padre andava fiero

Se ripenso a quegli istanti
Ho il ricordo qui davanti
Mentre scrivo questi versi
Penso che infine ci siamo persi

Ora vedo gente strana
Che ti vede e gli occhi sgrana
Per un colloquio senza senso
Un buongiorno ché melenso

Si ritrova in un locale
Per saluto conviviale
Ma fa attenzione al gradino
....e pensa al suo giardino

Pensa sempre che sia più verde
Mentre intanto la borsa perde
Gli hanno insegnato ad arrangiarsi
Senza diritti ad aggrapparsi

Son già morti ed ancor non sanno
Gli han tolto il pensiero con l'inganno
Col la scatola in salotto
È diventato un terno al lotto

Gira gira il mondo intero
Tanto non ne sarai più fiero
Nelle banche oro colato
Del potere articolato

Se vuoi il mio pensiero
Lucido e condottiero
Non si deve guardare avanti
Per star bene tutti quanti

Qui lo affermo e ve lo dico
Le mie parole benedico
Non vi offendo per compassione
Difendo la vita per missione

Per non sentirci tutti falliti
I diritti vanno garantiti
Quando nasci sei felice
Se lo Stato garantisce

Finché avrò voce in gola
Ci sarà una parola sola
Se i fatti fan la Storia
Io ho perso la memoria

Io rinnego questo stato
Dove mi alzo rinnegato
Lavorando da mattina a sera
Senza mai una giornata vera

Condanno chi con leggerezza
Soffia sempre sulla brezza
Per scaldare la giornata
Di chiacchiere spronata

Parla parla ma non dice
Ed è sempre una cornice
Senza mai proporre progetto
Di un famoso architetto

Ed il quadro vuoto resta
Non ha capo è senza testa
Tutti pronti a far la rosa
Di una squadra generosa

Mentre il vento li sospinge
Dietro il volto della Sfinge
Senza più remare contro
Al destino vanno incontro













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