Pubblicato il 02/03/2016 16:14:51
Ignari,inermi e precari Li vedi ammassati ai lati di maceri incolti Abbandonati da mani incallite Da genti orgogliose e sfinite Le pietre levigate ed ovali Servivano a macerare la fibra Con "postoni di canapa" appena raccolta Coi sassi veniva affogata Quei sassi raccolti dai fiumi Per secoli han fatto la storia Per creare un giorno memoria Ora erbacce li hanno invischiati Ma di grigio ancora hanno il tono Ricordo quel classico tocco Che dava fastidio all'orecchio Quando mio padre scherzando li sbatteva e io sott'acqua ascoltavo il rumore dei sassi
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