Pubblicato il 06/04/2008
Se sorridi si apre il cielo, quando piangi la marea cresce e sale ed inghiotte l’orizzonte.
Quando ridi, cristallina, tintinnante e un po’ sfrontata apri calici dei gigli da cui emergono danzanti elfi e fate, un po’ birbanti.
Corrucciata, tu ti scruti e lo specchio ti è nemico perché, o acerba, la bellezza non ti basta: oggi vuoi la perfezione.
Bimba e donna, nanna e panna, fuoco sacro e turbamento, sguardi ingordi ed agognanti.
Ti offro un fiore ed un gelato, un orsetto ed il rossetto, una favola e una foto, un abbraccio ed una spinta.
Sei con me ma ti allontano, abbandona la mia mano. Il mio sguardo mai ti lascia, ma il mio amore non ti fascia. Ora è l’ora: spicca il volo, ma ritorna a raccontare come hai fatto dardeggiare i tuoi lucidi capelli, sorvolando terra e mare.
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